Pavel Durov, inventore di Telegram aveva tempo fa pubblicato sul suo profilo Twitter un post nella quale annunciava l’inizio dei lavori sulla crittografia Peer-To-Peer (P2P) delle chat del noto servizio di messaggistica, acerrimo rivale di Whatsapp.
Di seguito il post:
@emmanuelksvz We are working on a P2P solution that will make the service unblockable. It’ll take some time.— Pavel Durov (@durov) 20 ottobre 2015
Sembra che, dopo un periodo di accantonamento, Pavel sia tornato sui passi del P2P, forse spinto dal fatto che il diretto avversario ha recentemente integrato la crittografia end-to-end.
La crittografia P2P si differenzia dalle altre per il fatto di essere totalmente privata e sicura, seguendo lo schema sottostante si capisce come in quest’utlima crittografia non ci sia nessun tipo di immagazzimento dei contenuti presenti nelle chat di tutti gli utilizzatori del sistema.
Si capisce infatti che appena inviamo un messaggio sarà subito recapitato al destinatario senza prima passare da nessun tipo di server.
Sicuramente una mossa di difesa nei confronti dell‘end-to-end di Whatsapp; Oltre che mettersi al riparo però, Telegram riesce anche a contrattaccare perchè la crittografia utilizzata da Whatsapp non è totalmente prima di server, un minimo di informazioni verranno sempre salvate sui propri server, cosa che non succederà con la crittografia P2P di Telegram, rendendo quindi le nostre chat più sicure e private.
Che ne pensate di questa probabile scelta di Telegram? Assisteremo ad un’altra mossa di Whatsapp o le acque resteranno calme?