Premessa
Prima di partire con la recensione una premessa molto importante. Questa recensione arriva intenzionalmente dopo circa un mese di utilizzo in maniera tale da darvi un opinione dettata da un uso prolungato e quindi darvi un giudizio ben più profondo di una recensione immediata.
Recensione Note 8
Note 8 arriva dopo una non esaltante esperienza con Samsung Galaxy Note 7 dell’anno scorso poi ritirato dal mercato, ma comunque eredita la stessa anima del vincente Galaxy Samsung Galaxy S8 portando però una serie di novità che lo rendono un prodotto forse meno adatto al grande pubblico.
Lo smartphone riesce sicuramente a soddisfare la clientela più esigente che lo utilizzano assiduamente , soprattutto per lavoro, e che non può rinunciare in alcun modo alla comodità di avere una penna sempre a portata di mano.
Indubbiamente la S-pen nonostante non si possa definire più una vera e propria innovazione rappresenta ancora oggi un plus che erige il Note 8 allo status di business smartphone. Da sempre la serie Note è quella con una marcia in più e quest’anno lo si evince da caratteristiche forse un po troppo mascherate.
Finalmente anche in Italia possiamo giovare di un top di gamma in soluzione dual sim, con schermo ampio, addirittura 6GB di ram, doppia fotocamera e il famoso pennino. Ovvio che tutto questo lo candida ad essere il miglior smartphone Samsung dell’anno e di sempre ed è anche giusto così, perché la famiglia Note rappresenta un prodotto unico e inimitabile sul mercato e deve esprimere il massimo livello tecnologico dell’azienda coreana.
FORM FACTOR 9
A primo impatto si potrebbe dire (e io stesso l’ho pensato subito) che il Note 8 è solo un Galaxy S8 Plus con pennino: le differenze in effetti sono minime, 6.2” contro i 6.3” del Note e lo schermo Infinity Display restituisce la stessa identica sensazione di uno smartphone dove le cornici sono ridotte all’osso.
In realtà il design del Note 8 è molto più squadrato, e sebbene lo schermo abbia la stessa proporzione del Galaxy S8 tra le mani sembrano prodotti diversi, più sfuggente e scivoloso S8, leggermente più spigoloso il Note 8 ma più maneggevole.
Il livello costruttivo è eccellente: tra le mani la cornice metallica del Note 8 restituisce quella sensazione di avere tra le mani un prodotto solido e robusto. La cosiddetta sensazione premium.
Samsung con questo nuovo Note non ha lasciato nulla al caso, è stato curato ogni piccolo aspetto: il piccolo dislivello che c’è infatti tra la cornice metallica e il vetro curvo ad esempio, lungo i bordi, è stato fatto proprio per evitare che in caso di caduta sul fianco il vetro si possa rompere.
Una scelta che ho apprezzato molto ch personalmente ho scelto, è la versione gold, che a mio avviso è la più bella da vedere. Assume varie tonalità del colore gold in base alla luce che riflette. Ottimo il posizionamento del jack audio, nella parte bassa di fianco alla porta USB Type C. Intelligente e pratico lo slot per la S-Pen, anche lui ricavato in un angolo.
Come per i suoi predecessori anche il corpo del Note 8 è waterproof e certificato IP68, quindi immersione fino a 1 metro per 30 minuti. Presente al solito anche la ricarica wireless. La porta USB del Galaxy Note 8 è una USB Type C con controller USB 3.1. Come visto in fase di presentazione a Milano, Samsung ha riposto molta attenzione in questo componente perché è quella che permette l’utilizzo della Dex, la docking station che trasforma Galaxy Note 8 e Galaxy S8 in una sorta di computer al quale collegare un monitor esterno, mouse e tastiera. La velocità di trasmissione di file, foto e video tramite la porta USB è impressionante: le memorie interne Samsung da sempre velocissime fanno l’altra parte del lavoro. Sebbene non sia presente la certificazione MHL basta un qualsiasi adattatore USB Type C – HDMI per agganciare il Note ad uno schermo.
Ho provato un adattatore che mi è arrivato da pochi giorni e devo ammettere che il refresh rate percepito è impressionante. Nessun ritardo nella visualizzazione. Purtroppo collegando questi adattatori dal costo contenuto non si attiva la modalità desktop propria della Dex , questo è un blocco software messo da Samsung per dirottare gli acquisti verso Dex Station, che comunque costa abbastanza, 99 euro. Avrei preferito infatti una soluzione alla Huawei per intenderci. Infatti con il nuovissimo Mate 10 pro è possibile attivare modalità desktop con un semplice adattatore.
[amazon_link asins=’B06XD4S8J1′ template=’ProductCarousel’ store=’ilsaporedella-21′ marketplace=’IT’ link_id=’96f64ef4-c605-11e7-b49c-f977260d4912′]Sul Galaxy Note 8 Samsung ha anche introdotto la doppia SIM su un top di gamma destinato al mercato nostrano: sul Note 8 si deve scegliere tra seconda SIM e micro SD, non è un grosso problema poiché Galaxy Note 8 nella sua versione da 64 GB possiede almeno 50 GB liberi.
Il display OLED del Galaxy Note 8 è senza dubbio uno dei migliori presente sul mercato. Siamo di fronte ad un OLED a matrice attiva da 2960 x1440 pixel con diagonale di 6.3” pollici. Lo schermo ha nativamente 552 punti per pollice. La curvatura dello stesso è leggermente meno accentuata rispetto a Galaxy S8, una scelta dettata dalla necessità di usare il pennino e di poterlo sfruttare al meglio: S Pen scrive infatti su tutta la superficie del display bordi arrotondati inclusi.
Display 9
Lo schermo ha un rapporto di forma di 18.5:9 risultando quindi decisamente lungo e leggermente più stretto di uno schermo in formato 16:9 classico: lo schermo, è largo quanto il 5.5” dell’iPhone 7 Plus ma ci sono almeno 2 centimetri in più di spazio utile in altezza.
Nonostante il Note 8 ospiti un display di queste dimensioni posso tranquillamente dirvi che in tasca non si hanno grossi problemi. Ovvio non è lo smartphone più piccolo della storia, ma si rivolge comunque ad una clientela che ne è consapevole. Molto buono il trattamento oleofobico dello schermo, le dita scivolano bene e lasciano pure meno impronte rispetto ad altri competitor.
Da segnalare però che nonostante il Gorilla Glass come accadeva per galaxy S8 Plus, lo schermo non è troppo resistente ai graffi. Qualche settimana senza pellicola di vetro mi è costata qualche segno sul display. Per quanto riguarda la qualità dello schermo posso dire che è cromaticamente accurato ma viene penalizzato dal sistema operativo Android 7.0 incapace di gestire profili colore e Wide Color Gamut.
Ottima la luminosità e buona anche l’accuratezza cromatica del profilo base sRGB. Il sensore di luminosità funziona bene, è rapido e preciso, e consiglio di usare la luminosità automatica sopratutto sotto la luce diretta del sole. Infatti grazie a questa modalità il display riesce ad erogare il massimo della luminosità disponibile.
In modalità automatica, infatti Samsung spinge l’OLED oltre il suo limite facendogli toccare i 964 nits. Lo schermo è certificato Ultra HD Mobile Premium e quindi dovrebbe gestire contenuti HDR, dico dovrebbe, perché come detto prima per la mancanza della gestione del Wide Color Gamut non si potrà al momento godere di un vero contenuto HDR, schermo spettacolare limitato da Android.
Metodi di sblocco 7.5
Come accade per Galaxy S8 anche il Note 8 ospita il sensore d’impronte digitali sul retro. La posizione del sensore resta quindi infelice come lo era sull’S8, ma per qualche strano motivo mi è sembrato più facile da raggiungere, forse perché è stato posizionato in una zona leggermente più naturale infatti quando prendo lo smartphone con una mano sola il dito indice va naturalmente a posizionarsi esattamente sopra il sensore, non come accadeva per galaxy s8 che puntualmente si ritrovava con la fotocamera sporca perché coperta più e più volte dalle dita in cerca del sensore stesso. Se si usa una custodia la situazione migliora e diventa davvero comodo.
Rimangono i due metodi di sblocco alternativi, quello con il volto che funziona sorprendentemente bene e velocemente. Funziona al buio e funziona anche se si indossano occhiali da vista. Quello tramite iride è più sicuro ma è davvero troppo lento e macchinoso: alzare i telefono al livello degli occhi per sbloccarlo è scomodo ed irritante. A quel punto meglio il codice numerico.
Hardware 9.5
Il cuore pulsante di questo device è il processore fatto in casa Samsung Exynos 8895 realizzato a 10 nanometri e affiancato da 6 GB di RAM e da 64 GB di storage UFS super veloce. In questo comparto, Samsung non si è affatto risparmiata, e se i 6 GB di RAM possono sembrare troppi per il solo smartphone bisogna considerare che come detto in fase di presentazione a milano quando si usa Dex il sistema ha bisogno di molte più risorse. Ecco allora tanta potenza a disposizione senza badare troppo ai numeri.
In ogni caso lo smartphone risulta sempre fluido e veloce, gestisce perfettamente i processi, anche con tante schede del browser aperte e tante app in background non ho mai avuto né il minimo rallentamento né impuntamenti di alcun tipo.
Il merito è di tutto l’ecosistema, da una parte le memorie velocissime che rendono fulminea l’apertura di ogni applicazione e dall’altra di un processore che comunque riesce ad avere prestazioni anche superiori a quelle del Qualcomm 835 utilizzato ad esempio su Oneplus. Samsung conosce bene il suo processore e si vede, perché riesce a gestirlo in modo davvero impeccabile e questo posso dirvelo a distanza di un mese continuo di utilizzo. Sistema e hardware sono stati ben accoppiati senza lasciare nulla al caso.
Il valore aggiunto della serie Note è come suggerisce il nome stesso la famosa S-Pen, la piccola penna che permette di interagire direttamente con lo schermo ,dotato questo ultimo di un digitalizzatore hardware. La penna ha una punta da 0.7 mm di diametro ed è capace di gestire fino a 4096 livelli di pressione. S-Pen può essere inserita in entrambi i versi ed è passiva. Il tasto funzione è infatti alimentato dal campo elettromagnetico generato dallo schermo stesso.
Sull’accuratezza della S-pen e sul tempo di risposta Samsung ha ormai raggiunto l’eccellenza, anche se per usarlo bisogna fare un po’ l’abitudine. Lo schermo più stretto limita un po’ l’area utile alla penna stessa, e il bordo curvo non è fruibile a pieno nonostante sia comunque attivo. Ovvio che per prendere appunti e note, la penna è micidiale.
Sul Note 8 Samsung ha introdotto anche una serie di novità legate al software di gestione di S-Pen intraviste anche l’anno scorso con note 7 : per prendere appunti veloci basta estrarre la penna e scrivere direttamente sull’Always On Display, utile per annotare un numero di telefono, un appunto e volendo si possono inviare messaggi live con effetto “scritta”. Questa è una delle caratteristiche più divertenti: il messaggio viene inviato sotto forma di gif animata con un simpatico effetto scintilla.
Migliora la parte di traduzione, migliorano le note generali e c’è anche pre-installata Pen-Up, applicazione davvero ben fatta utile per stimolare la creatività e per prendere confidenza con la penna.
Fotocamera 9,5
Il Note 8 ora affianca alla stessa eccellente fotocamera di galaxy S8 un secondo sensore zoom per restituire quella funzionalità che molti invidiavano all’iPhone 7 Plus, ovvero una modalità ritratto capace di offrire un bokeh realistico e convincente. Il sensore principale, stabilizzato ottico, è un 12 megapixel F1.7 mentre il secondario, sempre da 12 megapixel, ha una lente tele che è necessariamente meno luminosa, F2.4. Quest’ultimo, anche lui stabilizzato ottico, può essere usato per uno zoom 2x e come camera principale per la modalità ritratto che nell’interfaccia della fotocamera risponde al nome di Live Focus.
Lo zoom avviene mediante la camera secondaria solo se le condizioni di luce lo permettono: Samsung in condizioni di poca luminosità infatti ricorre alla camera principale e il risultato è ovviamente migliore grazie all’apertura f 1.7
La qualità della fotocamera principale è fondamentalemente quella dell’S8, infatti per avere maggiori dettagli in merito alla qualità fotografica vi rimando alla recensione di quest’ultimo.
Tornando a note 8 in condizioni di luce favorevole la fotocamera cattura scatti mozzafiato, in condizioni di scarsa luminosità comunque restano ottimi i risultati. Certo, per chi come me guarda le foto al 100% troverà il classico rumore e un po’ di dettaglo impastato ma stiamo parlando di inezie, sempre rapida la messa a fuoco dual pixel e ottima l’efficacia dello stabilizzatore, sia per le foto che per i video , dove lo smartphone riprende con risoluzione massima di 4K a 30 fps.
Ovviamente mi sono soffermato un po di più su quella che è la modalità Live Focus, molto interessante principalmente per due motivi : si può variare l’effetto sfocato anche dopo aver scattato la foto, e vengono salvati contemporaneamente sia lo scatto tele sia quello grandangolare, che può sempre essere utile.
Questa cosa di mantenere la doppia soluzione fotografica pero ci costa molto in termini di memoria, infatti ogni singolo scatto pesa ben 18 MB perché integra tutti i dati fotografici nel singolo file. passando ad analizzare le foto in termini di qualità abbiamo un ottima e il risultato generale mi ha convinto a pieno, soprattutto se esaminiamo i bordi che sono solitamente la parte più difficile da gestire in questa modalità. La sensazione è che ogni scatto in questa modalità possa fare la differenza sopratutto se ci si trova in luoghi suggestivi come quelli nelle foto che stanno passando adesso.
Software 8
A bordo di questo fantastico terminale troviamo Android versione 7.1 con personalizzazione grafica Samsung Experience 8.5. Una interfaccia che da qualche anno a questa parte ci ha fatto dimenticare i brutti lag del passato. Infatti il software è veloce, ci sono icone ben disegnate e gli effetti sono ben fatti: io come spesso ripeto la preferisco all’interfaccia di android stock come sempre si ha la possibilità di dividere lo schermo in due: poter prendere una nota mentre si guarda un filmato o tenere due applicazioni a fianco sullo schermo è una operazione che sul Note 8 è piacevole grazie soprattuto all’ampio display. Il software permette anche di abbinare le app per lanciarle direttamente in modalità dual screen.
Batteria e Rete 8
Il Galaxy Note 8 monta una batteria da 3300 mAh, quindi leggermente più piccola del Galaxy S8 Plus. Il limite pero è fisico: la presenza di S-Pen all’interno riduce lo spazio utile all’interno del corpo dello smartphone. Nonostante questo però devo ammettere che in questo mese di utilizzo ( tolti i primi giorni di assestamento ) non ho mai avuto serie difficoltà più che altro come spesso ripeto bisogna capire che non è solo aumentando la capacità di una batteria che si risolvono tutti i problemi ma è piuttosto il software che può fare molta differenza. Il Note 8 riesce tranquillamente a coprire una giornata di utilizzo con un utilizzo stress.
Sappiamo bene che con qualche accorgimento anche da parte nostra la batteria potrebbe durare di più ( disattivando app in background ecc. ). Il reparto di rete del Galaxy Note 8, che può contare su una doppia SIM, è decisamente di buon livello: la ricezione telefonica è ottima mentre è eccellente la connessione dati, con un modem LTE Cat 16 pronto alle reti di nuova generazione. Il Note 8 può contare come S8 sulla presenza del Bluetooth 5.0 di ultima generazione.
Audio 8
Audio di ottima qualità nonostante sia solo mono. ovvio che è limitato da questa scelta però devo ammetter che il suono percepito è sempre forte e distinto anche se sbilanciato sulle alte frequenze. Audio jack anche di buona qualità.
Chi vuole ottenere però la miglior resa audio deve sfruttare gli auricolari in dotazione: le cuffie in dotazione prodotte da AKG sopperiscono alla conversione non perfetta dal DAC. Con l’acquisizione di harman/kardon il prossimo passo di Samsung andrà proprio in questa direzione per poter portare l’audio al livello del video. La capsula auricolare riesce ad essere sempre chiara corposa: anche se ci si trova nel caos totale si riescono a fare telefonate senza sforzarsi troppo per capire cosa stia dicendo il nostro interlocutore.
Conclusioni
Il prezzo di 999 euro sono molti, troppi per alcuni. Io penso che tutti i brand vogliano di proposito alzare l’asticella del prezzo per evidenziare la differenza che intercorre tra top di gamma e mid level. Differenza che a mio avviso invece si sta sempre più assottigliando per quanto riguarda le performance. I top di gamma differiscono ormai solo per alcune funzionalità esclusive e priorità negli aggiornamenti.
Stessa cosa sta facendo Apple con il modello X proponendolo ad un prezzo al di sopra dei 1000 euro e rendendo di proposito iPhone 8 già vecchio. Vendere meno e guadagnare di più è la nuova filosofia tanto in voga ai piani alti del mercato globale degli smartphone e spero vivamente che perda subito piede. questa situazione è dettata pero anche dal fatto che la richiesta è ben superiore alla disponibiltà produttiva a breve termine, e rappresenta una soluzione marketing che premia comunque il produttore e penalizza noi clienti. Note 8 con doppia fotocamera e penna non giustifica il prezzo al rialzo.
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