Nella giornata odierna Qualcomm ha tenuto un evento al TechForum di New York dove ha presentato anche il nuovo SnapDragon 835, che non è l’erede o il sostituto di nessun processore già prodotto dalla casa californiana.
Questo processore apre un nuovo importante accordo con Samsung, infatti, la casa coreana produrrà i processori per Qualcomm dato che attualmente è la prima a produrre chipset a 10 nanometri con un processo denominato FinFET, inoltre, verranno anche prodotte le varie sensoristiche oltre che al chip di calcolo vero e proprio. Proprio grazie a questo nuovo processo di produzione l’835 vanterà un miglioramento delle prestazioni del 27% con consumi ridotti del 40%. Non sappiamo ancora su che device li troveremo ma pensiamo non prima della fine dell’anno in corso. Di seguito le parole del Senior Vice President di Qualcomm Steven Mollenkopf:
“Siamo felici di continuare a lavorare assieme a Samsung nello sviluppo di prodotti che guidano il settore mobile. Utilizzando il nuovo processo produttivo a 10nm ci si aspetta che il nostro chip di fascia alta Snapdragon 835 possa essere in grado di offrire una riduzione dei consumi, incremento delle prestazioni e, allo stesso tempo, aggiungere altre capacità che possano migliorare l’esperienza d’uso dei dispositivi mobili del domani”
Qualcomm, oltre al nuovo SnapDragon 835, presenta la quarta generazione dell’ormai classico standard di ricarica di tutti i telefoni con chipset della casa, ovvero il Quick Charge 4. Se state già pensando che ormai l’evoluzione di questa tecnologia si stia fermando vi sbagliate, perchè Qualcomm ha portato diverse novità, anche gradite, tra cui una ricarica più rapida, un sistema di riconoscimento del cavo e molto altro.
Come mostra questo grafico, i passi fatti dalla prima versione a quest’ultima sono davvero notevoli, infatti, con la Quick Charge 4.0 è arrivato il pieno supporto per i dispositivi con la USB Type-C e anche con il protocollo USB Power Delivery, il tutto coincide con gli standard del nuovo Android Nougat che arriverà presto nei device più recenti. Novità davvero interessante è un nuovo sistema di salvaguardia della batteria e anche un sistema che riesce a capire la tipologia di cavo che stiamo utilizzando permettendo all’alimentatore di erogare la giusta potenza in base al cavo usato, senza mettere sotto sforzo nessun componente e riducendo di molto i rischi di incendio o peggio ancora esplosione della batteria grazie ad un controllo della temperatura continuo.
Quì possiamo vedere tutti i dispositivi di sicurezza che questo nuovo standard porta, l’alimentatore protegge dall’eccessivo voltaggio, dalla troppa temperatura e da altri fattori che possono determinare una situazione di rischio, il cavo come detto prima verrà “controllato” dal dispositivo in termini di qualità e di voltaggio che può sostenere, i nuovi cavi inoltre avranno come standard un amperaggio che va dai 3 ai 5 Ampere. Il terminale, oltre al riconoscimento del cavo, deciderà la potenza che deve ricevere basata su diversi livelli, questo anche per proteggere la batteria; Sono presente inoltre tre livelli di protezione dall’elevato voltaggio e ben quattro livelli di protezione dalla temperatura. Un sistema di sicurezza che, almeno sulla carta, sembra davvero eccellente.
Parlando di efficienza, questa nuova tecnologia dovrebbe offrire una carica del 20% più veloce rispetto alla terza versione temperature di addirittura 5° in meno; Si parla anche che con 15 minuti di carica il dispositivo può raggiungere il 50% di batteria, fantascienza? Vedremo.
Certamente tutto molto interessante, ma quando vedremo il nuovo standard Quick Charge 4.0 all’opera?