Negli anni ’90 le piccole e medie aziende cinesi hanno tentato invano di sbarcare il lunario per affermarsi nel mondo mobile, sbattendo continuamente la testa contro il muro – da qui potrebbe derivare la conformazione oculare a mandorla della popolazione – e lo strapotere di Nokia, Motorola, Sony Ericsson e tante altre realtà. Alcune di queste negli anni sono scomparse o comunque hanno perso quello smacco che le contraddistingueva dalla massa ed oggi al loro posto troviamo le grandi multinazionali del paese più popoloso al mondo, che, da manifatturieri di scarsi cloni mal funzionanti di iPhone, sono divenute delle grandi realtà del mercato. Basti pensare a Huawei, Xiaomi, Lenovo, Meizu e OnePlus.

OnePlus 5 – un Android che si sente un iPhone. Il parere da un fan della mela 1
One Plus 5

Pazientate ancora e tra un paio di paragrafi capirete dove voglio arrivare.

I prodotti di queste aziende sono stati spesso definiti ‘cinesoni/cinesate’ – alludendo alla loro scarsa qualità costruttiva ed affidabilità hardware e/o software – ma fortunatamente con il passare del tempo anche gli utenti occidentali hanno iniziato ad apprezzare gli smartphone Huawei, Xiaomi e di molte altre aziende cinesi, alle quali dobbiamo riconoscere il merito di essere riuscite a far dimenticare a tutti l’epoca dei fastidiosi cloni da 50€ che dopo la prima carica sarebbero stati utilizzati come fermaporte hi-tech durante un tornado in casa.

Oggi ciascuna di queste realtà, affermate anche in Europa e nel resto del mondo, progetta e sviluppa i propri prodotti senza dover far affidamento sui progetti vincenti della concorrenza e ciò ha garantito anche un discreto seguito di utenti fedeli in Asia e non solo. Purtroppo però non tutti hanno lasciato alle spalle il passato e proprio per questo il titolo di questo articolo è alquanto provocatorio. OnePlus, l’azienda che realizza i cosiddetti flagship killer, ha ufficialmente presentato il nuovo OnePlus 5 – uno smartphone palesemente simile all’iPhone 7 Plus di Apple.

Pur essendo esclusivamente un’ispirazione estetica, quello di OnePlus sembra nuovamente un tuffo nel passato – l’era cinezoica che avevamo dimenticato con molta difficoltà. Con ciò non voglio accusare la casa di Shenzhen e sarebbe da ipocriti nascondere il fatto che (soprattutto nel mondo della tecnologia) quasi tutte le aziende si sfidino a colpi di violazione di brevetti e ispirazioni bibliche legate alle forme spigolose o arrotondate del dispositivo, ma con il OnePlus 5sembra che il lavoro dei designer dell’azienda sia frutto di una copia carbone dell’ultimo iPhone.

Ovviamente non giudicherei mai uno smartphone esclusivamente dall’aspetto – o dalla quantità di cover disponibili – però in questo caso le pecore belanti (che in questo momento immagino stiano discutendo davanti ad una sbobba bollente di Starbucks) avrebbero le loro ragioni nel puntare il dito contro OnePlus.

Così come l’iPhone 7 Plus, anche il OnePlus 5 è uno smartphone esteticamente piacevole e forse stavolta anche i fan della mela morsicata potrebbero essere oggettivi nel giudicare un altro smartphone che non abbia a bordo iOS o il logo specchiato sul retro.

Infatti, tolte le somiglianze estetiche i due device condividono ben poco, come potrete notare dalla consueta bacheca della scheda tecnica:

OnePlus 5 – un Android che si sente un iPhone. Il parere da un fan della mela 2

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